I pazienti con Lupus Eritematoso Sistemico presentano carenze di cui non sono a conoscenza

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Il lupus è associato a carenze e aumento del fabbisogno di micronutrienti da parte del corpo.

I pazienti con Lupus Eritematoso Sistemico presentano carenze di cui non sono a conoscenza

Il Lupus Eritematoso Sistemico è una malattia autoimmune che causa danni a più organi: pelle, articolazioni, reni, polmoni, sistema nervoso e sistema ematopoietico.

Il Lupus è associato a carenze e aumento del fabbisogno di micronutrienti da parte del corpo. I pazienti con LES mostrano carenze in:

1. Acidi grassi antinfiammatori: gli acidi grassi sono componenti come omega-3, omega-6 e omega-9, che svolgono un ruolo centrale nella regolazione dell’infiammazione nel corpo. È stato riscontrato che il miglioramento del rapporto tra acidi grassi omega-6 e omega-3 influisce direttamente sull’attività del lupus.

Tuttavia, il consumo eccessivo di omega-3 non è associato a un decorso clinico migliore. Gli acidi grassi omega devono essere presenti nel corpo in proporzioni specifiche, in modo che non si verifichi la soppressione o il funzionamento eccessivo del sistema immunitario.

2. Vitamina D: bassi livelli di vitamina D sono associati a un aumento dell’attività della malattia e al peggioramento del suo decorso. Studi clinici hanno dimostrato che la sua somministrazione ha un effetto immunoregolatore nei pazienti affetti da lupus. Correggere la carenza di vitamina D è fondamentale perché migliora i marcatori di infiammazione e il quadro clinico generale in questa categoria di pazienti [1][2][3][4][5].

3. Vitamina K: la vitamina K controlla i meccanismi biologici direttamente correlati all’attività della malattia e la capacità del corpo di riparare i danni. La disfunzione di questi meccanismi è registrata nelle persone con lupus. La sufficienza di questa vitamina gioca un ruolo centrale nel decorso della malattia [6].

Una persona su due con lupus ha un aumentato rischio di coaguli di sangue, nonché un aumentato rischio cardiovascolare. La vitamina K è nota soprattutto per l’attivazione dei fattori della coagulazione. Tuttavia, questa particolare vitamina attiva anche i fattori anticoagulanti, permettendo una normale funzione dell’emostasi. La sua carenza marginale riduce i livelli di fattori anticoagulanti e aumenta il rischio di trombosi, così come aumenta il rischio di malattie cardiovascolari [7][8][9].

4. Carenze di micronutrienti: come la vitamina A, la vitamina C, la vitamina E, le vitamine del gruppo B, lo zinco, il selenio e il magnesio sono anche associate a un aumentato rischio di sviluppare il lupus, una maggiore attività della malattia e la manifestazione di dolore muscolare cronico [1][ 2][10].

Il trattamento moderno del lupus si concentra sul ripristino delle carenze e dei disordini metabolici che hanno portato allo sviluppo della malattia, al fine di migliorarne il decorso e la risposta dei pazienti ai farmaci.

Sulla base della nostra esperienza clinica nei pazienti affetti da lupus, correggere le carenze di acidi grassi antinfiammatori, vitamine, minerali, probiotici, aminoacidi e antiossidanti [11][12][13]:

  • Riduce l’attività dell’infiammazione
  • Regola il funzionamento del sistema immunitario
  • Migliora il decorso della malattia
  • Aumenta i periodi di remissione della malattia
  • Migliora la risposta ai farmaci
  • Migliora la qualità della vita dei pazienti affetti da lupus

Esami speciali determinano il trattamento del lupus

Questi test sono rivolti a pazienti a cui è stata diagnosticata una malattia autoimmune. È un metodo di misurazione sensibile che rileva le carenze del corpo e i disordini metabolici associati al decorso e alla manifestazione di questa categoria di malattie.

L’esatta identificazione e il trattamento dei disturbi metabolici viene effettuato esclusivamente mediante l’esecuzione di test speciali che analizzano piccole molecole nel sangue.

Questi test sono chiamati Analisi Metabolomiche™. Misurano molecole molto piccole che partecipano alle reazioni chimiche del corpo. Il loro vantaggio è che registrano con esattezza le carenze e i disordini metabolici legati allo stato di salute del paziente, rendendo così efficace il trattamento delle malattie autoimmuni.

La correzione mirata delle carenze e il ripristino dei fattori di rischio metabolici sono essenziali per affrontare:

  • infiammazione e dolore cronico
  • progressione della malattia
  • declino del sistema immunitario
  • limitazioni delle attività nella vita quotidiana
  • disfunzione del sistema gastrointestinale
  • diminuzione dei livelli di energia e disturbi dell’umore e del sonno

Marcatori rilevati dal test Analisi Metabolomiche

Le Analisi Metabolomiche™ rilevano marcatori che identificano:

  • carenze di vitamine, enzimi, minerali, aminoacidi e acidi grassi omega 3
  • disturbi metabolici come l’insulino-resistenza
  • gestione dell’infiammazione
  • capacità di produrre energia (funzione mitocondriale)
  • capacità antiossidante del corpo
  • stato della flora intestinale (microbioma)
  • presenza di disturbi nel metabolismo delle proteine, dei carboidrati, dei lipidi
  • disturbi nel funzionamento del sistema nervoso
  • disturbi della funzione ormonale

Fino a pochi anni fa, la registrazione precisa delle carenze in ogni individuo era particolarmente difficile con i metodi di misurazione classici. Negli ultimi anni, con l’utilizzo delle Analisi Metabolomiche™, si rilevano piccole molecole che partecipano alle reazioni chimiche dell’organismo e si registrano con precisione carenze e disordini metabolici.

La medicina oggi ha più strumenti di quanti ne avesse solo dieci o cinque anni fa. Interventi medici mirati per correggere le carenze del corpo, combinati con l’uso di nuovi farmaci più efficaci e più amichevoli, cambiano il corso della malattia e la qualità della vita di questi pazienti.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

[1] The Effect of Vitamin D Supplementation on Inflammatory and Hemostatic Markers and Disease Activity in Patients with Systemic Lupus Erythematosus: A Randomized Placebo-controlled Trial ANNA ABOU-RAYA et al. The Journal of Rheumatology March 2013

[2] A Pilot Study to Determine if Vitamin D Repletion Improves Endothelial Function in Lupus Patients. Diane L.KamenMDJim C.Oates. The American Journal of the Medical Sciences, October 2015.

[3] Association of low vitamin D with high disease activity in an Australian systemic lupus erythematosus cohort. K S Yap et al. BMJ Journals 2015

[4] The Clinical Significance of Vitamin D in Systemic Lupus Erythematosus: A Systematic Review Rajalingham Sakthiswary, Azman Ali Raymond. Plos One, 2013.

[5] Lower vitamin D is associated with metabolic syndrome and insulin resistance in systemic lupus: data from an international inception cohort  Christine Chew et al. Rheumatology (Oxford) . 2021 Oct.

[6] Vitamin K-dependent proteins GAS6 and Protein S and TAM receptors in patients of systemic lupus erythematosus: correlation with common genetic variants and disease activity  Pedro Recarte-Pelz et al. Arthritis Research & Therapy BMC, 2013.

[7] Vitamin K: the effect on health beyond coagulation – an overview Cees Vermeer. Food Nutr Res. 2012

[8] The Role of Vitamin K in Humans: Implication in Aging and Age-Associated Diseases Daniela-Saveta Popa et al. Antioxidants (Basel). 2021.

[9] Paradoxical Procoagulant Effect of Early Doses of Warfarin: Possible Role of Non-Vitamin K Oral Anticoagulant in Patients with Atrial Fibrillation-Related. Stroke Yesel Kim and Oh Young Bang. J Stroke. 2015 May.

[10] Magnesium Deficiency in Systemic Lupus Erythematosus. THOMAS J. ROMANO.  Journal of Nutritional & Environmental Medicine  Jul 2009.

[11] Immunomodulatory Effects of Diet and Nutrients in Systemic Lupus Erythematosus (SLE): A Systematic Review. Md Asiful Islam et al. Front Immunol. 2020.

[12] Significance and impact of dietary factors on systemic lupus erythematosus pathogenesis. Maria-Magdalena Constantin et al. Exp. Ther Med. 2019.

[13] Role of vitamin D deficiency in systemic lupus erythematosus incidence and aggravation Tohid Hassanalilou et al. Auto Immun Highlights. 2018 Dec.