Il ruolo della vitamina D nella psoriasi

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Si ritiene che il miglioramento dei livelli di vitamina D sia uno dei motivi principali per cui la psoriasi migliora durante i mesi estivi dopo l’esposizione al sole.

Il ruolo della vitamina D3 nella psoriasi

La vitamina D3 ha un ruolo speciale nella psoriasi. Come in altre malattie autoimmuni, la psoriasi è associata a carenza e resistenza alla vitamina D. Nella psoriasi, tuttavia, la carenza di vitamina D è ancora più importante.

Si ritiene che il miglioramento dei livelli di vitamina D sia uno dei motivi principali per cui la psoriasi migliora durante i mesi estivi dopo l’esposizione al sole.

Le persone con malattie autoimmuni, e in particolare le persone con psoriasi, mostrano resistenza alla vitamina D3. La resistenza alla D3 significa che sono necessarie dosi più elevate del normale e livelli ematici più elevati per ottenere lo stesso effetto biologico degli individui non resistenti.

Numerosi studi hanno evidenziato l’importanza della vitamina D3 nel trattamento della psoriasi. La sua somministrazione ad alte dosi, fino a 35.000 UI al giorno per diversi mesi, ha ridotto significativamente i sintomi delle persone affette da psoriasi.

La vitamina D aiuta anche in modo significativo se applicata localmente sul sito della lesione psoriasica.

Come le carenze dell’organismo influenzano il decorso della psoriasi

Una parte vitale del buon funzionamento metabolico del corpo è la quantità sufficiente di vitamine, minerali e micronutrienti necessari:

– nella regolare secrezione e funzione dell’insulina (magnesio, cromo, vitamine del complesso B, vitamina K2, vitamina D3, probiotici)

– nel normale completamento dei processi di guarigione della pelle e dei tessuti (vitamina C, zinco, vitamina E, aminoacidi, antiossidanti, vitamina D3).

– nella gestione dell’infiammazione cronica (acidi grassi o-3, vitamina C, vitamina D3).

– nel normale funzionamento del sistema immunitario (vitamina D3, vitamina C, grassi omega-3, probiotici, zinco).

Le carenze di micronutrienti e vitamine, che partecipano ai processi metabolici dell’organismo, influiscono negativamente sul decorso della malattia, facilitano lo sviluppo della resistenza all’insulina, ostacolano la guarigione dei tessuti e favoriscono il mantenimento dell’infiammazione.

La combinazione dei suddetti fattori metabolici gioca un ruolo centrale nello sviluppo della psoriasi, ma porta anche alla comparsa di altre malattie di base, come l’aterosclerosi, le malattie infiammatorie intestinali, il diabete, l’osteoporosi, l’ipertensione, l’obesità e le malattie respiratorie.

Test specialistici identificano carenze organiche e disturbi metabolici che influenzano il decorso della psoriasi

Durante l’ultimo decennio, il miglioramento della tecnologia e l’applicazione di nuove tecniche di laboratorio hanno consentito la misurazione di piccole molecole coinvolte nel metabolismo e hanno portato ad una comprensione più profonda dei disturbi metabolici coinvolti nella psoriasi.

Le analisi che lo permettono si chiamano Analisi Metabolomiche™ e gli studi che le utilizzano mostrano che la psoriasi è associata a specifici disturbi metabolici e il loro trattamento è parte integrante del trattamento della malattia.

Sebbene non esista un trattamento che fornisca risultati permanenti, la moderna terapia medica dispone oggi di numerosi strumenti legati ai trattamenti topici e farmaceutici che consentono una gestione immediata dell’infiammazione, in caso di riacutizzazioni.

Tuttavia, oltre a trattare i sintomi, ora sappiamo che è necessario gestire anche i fattori metabolici sottostanti che inizialmente innescano la malattia e poi ne mantengono la cronicità.

La valutazione del profilo metabolico di ciascun paziente con l’utilizzo di test specialistici che misurano molecole molto piccole (Analisi Metabolomiche™) e la formulazione di trattamenti personalizzati, per risolvere i disordini e le carenze metaboliche dell’organismo, migliorano il decorso della malattia e portano ad un miglioramento generale della salute.

Risultati delle Analisi Metabolomiche™

Sulla base della nostra esperienza clinica nei pazienti affetti da psoriasi, gli interventi medici sullo stile di vita e sulla nutrizione determinano:

  • Miglioramento del decorso della malattia con progressiva riduzione della frequenza e della durata delle riacutizzazioni
  • Riduzione del rischio di sviluppare malattie associate alla sindrome metabolica e alla resistenza all’insulina (cardiovascolari, tumorali, autoimmuni)
  • Miglioramento del profilo lipidico (colesterolo, trigliceridi)
  • Miglioramento della risposta ai farmaci
  • Riduzione del dolore, della discinesia e miglioramento del decorso dei casi di artrite psoriasica
  • Aumento dei livelli di energia e miglioramento della qualità della vita

La psoriasi è una malattia che colpisce la salute di gran parte della popolazione, una percentuale significativa della quale continua ad averla per tutta la vita. La maggiore comprensione emersa negli ultimi anni sulle cause che scatenano la malattia, dà nuove speranze per migliorare la qualità della vita di questi pazienti, nel contesto del miglioramento del loro stato di salute generale.

È una malattia con un importante background metabolico. Ripristinare lo stato metabolico dell’organismo, correggendo le carenze e i disordini metabolici che accompagnano la malattia, migliora il quadro clinico e il decorso di salute dei pazienti affetti da psoriasi.

Attraverso la nostra esperienza clinica, abbiamo scoperto che i pazienti che seguono il nostro approccio riducono significativamente l’intensità, la durata e la frequenza delle riacutizzazioni della malattia, con conseguente miglioramento della qualità della vita e sperimentando un miglioramento sostanziale, piuttosto che un costante peggioramento.

Se vuoi essere informato sulle malattie che trattiamo e su come possiamo aiutarti, chiama lo 02 8239 6856 oppure prenota subito cliccando qui:

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Psoriasi

Test speciali per pazienti autoimmuni identificano le carenze che influenzano il decorso della malattia

Test speciali determinano il decorso delle malattie autoimmuni